22 giugno 2012

BOH-parte 1 (aka pensieri disordinatissimi in cerca di un capo o di una coda)



ci provo...a scrivere questo post in cui dovrei mettere ottomilacinquecento cose ma che invece vorrei riempire solo di alcune perchè ogni cosa merita il suo spazio...vorrei scrivere un pò come un pot a puntate, qualcosa tipo:della vita di cecilia, del suo recente passato e di quei giorni e pensieri che la movimentarono ancora di più. ma invece...boh, chissà che ne viene fuori intanto io approfitto di questo momento nel mio giardino, con l'aria "fresca" delle dieci di sera, l'innaffiamento che va e l'umidità e l'odore di terra bagnata che sale, e soprattutto della mia scarsissima voglia di fare il mio dovere e lavorare alla mia tesi di specializzazione, che ovviamente spero si completerà ad sola come per miracolo nelle prossime quarantotto/settantadue ore...e scrivo. E magari mi tolgo anche il Macbook dalle gambe che sento un odore poco confortante di bruciaticcio che sale e vorrei evitare di ustionarmi. ma sto divagando, ok.
La domanda è, ovviamente: ma cosa è successo a Cecilia?
Eh sapeste....
me ne sono capitate un pò diciamo.
Ho fatto tante riflessioni di recente. Soprattutto sul lavoro. Perchè io, si sa, sono una che ama il suo lavoro. e io mi ci sono sempre dedicata. Ho sempre ritenuto assolutamente inconcepibile per me, il mio carattere, le mie ambizioni, l'idea di non lavorare. Sempre quasi riduttivo l'idea di fare la mamma-moglie-casalinga. Lecito per carità, ma non cosa per me. E ancora lo penso parecchio. Parecchio. Ma meno completamente. e perchè? Mah... sono stanca. scarica. esaurita. dal mio lavoro. che mi porta via tanto tempo ma non mi da così tanto indietro. Che non mi sta più motivando. Che ha troppe troppe difficoltà. troppe troppe frustrazioni. troppi troppi rospi da ingoiare. troppi pochi riconoscimenti. troppo tutto per scontato. Non più gratificazioni. Tropo italiano. zero meritocrazia. zero possibilità se non si è figliodi-amicodi-presentatoda-mandatoa. Troppo di tutto. Se mi leggete lo sapete. sennò potreste leggere qui e qui e anche qui . E sarà tutta questa stanchezza. e sarà che i nani crescono. e più loro crescono più la loro vita è piena, e veloce. E le cose che ti perdi sono tante, sempre di più. i racconti dei loro pomeriggi e delle loro giornate sempre più lunghi e pieni di aneddoti. e tu non c'eri. Eri in quel buco di laboratorio. con quelle persone di cui sei un pò stanca. a fare cose in cui credi un pò meno. Che forse al mondo non  aggiungeranno poi tanto. Che in fondo poi chissenefrega. E non ci sono mica solo loro. C'è anche tutto il resto...c'è LA VITA. C'è questo blog. Ci sono le amiche. Il tempo delle telefonate. Magari di un aperitivo ogni tanto. Un tempo per te stessa. per andare a camminare. O in palestra. O per piantare quei fiori. O comprare quella poltrona. E poi anche solo il tempo di scrivere un pensiero su twitter. Di prendere la tua Nikon e uscire tu e lei in cerca di quella luce.Di partecipare a un contest. Il tempo di fermare i tuoi pensieri. Di goderti un respiro. Un raggio di sole. Un odore. Il suo abbraccio. L'odore di biscotti che esce dalla testa di un bambino febbricitante (ci avete mai fatto caso? Io sì, i mie figli a 39 odorano di biscotti appena sfornati). Il tempo. Il regalo che chiederei senza alcun dubbio al genio della lampada. a Dio, a chi cazzo vi apre se potesse regalarmi qualcosa: il tempo. E allora ti accorgi che a quella mamma, e sono tante, che ti racconta di come la mattina esce porta i figli a scuola poi si preoccupa di partecipare alle riunioni sistemare casa organizzare delle cose portare le figlie di qua e il figlio di là e anche andare in palestra e dall'estetista, in fondo la guardi con un occhio diverso, e ogni tanto ti accorgi che quella vocina che prima diceva "che palle" ora dice "beata lei". e forse ci vorrebbe solo del tempo. O forse ci vorrebbe un lavoro più gratificante. o forse ci vorrebbe tutto, magari un part time. Non lo so. Io non lo so. E leggo di corsa  e meno di quello che vorrei molte di voi donne favolose che vi siete reinventate o ritagliate un alvoro nuovo, ad casa, con dei tempi dati da voi e vi invidio.
e allora la testa parte in mille voli pindarici e mi chiedo se non posso anche io. E poi mi areno.
E così arriva una mattina in cui parlando ti accorgi che dici proprio queste parole: sono stanca. In questo momento mi rendo conto che basterebbe un'occasione qualunque e io mollerei questo posto e questo lavoro, senza pensarci troppo. "
E dopo poche ore il tuo mondo lavorativo viene sconvolto.
E ecco si, questo post sta uscendo fuori a puntate che questo pezzo ve lo racconto domani (promessa solenne dovessi consegnare la tesi con una settimana di ritardo!)
intanto vi dico che le idee ancora non le ho chierite per niente...e non so, si possono salvare capra e cavoli? si può avere tutto? essere donna, e madre, e moglie, e amante, e lavoratrice, e amica? e fare tutto bene??
si può??
O questa vita è per forza una continua corsa alla ricerca del compromesso migliore ossia con al selezione del senso di colpa giornaliero?? Aiut


PS No, lo shopping non l'ho accantonato. E ho fatto un ordine su sephora on line perchè almeno lo smalto rosso del giusto rosso sulle unghie non può mancare o altrimenti sarei ufficialemente depressa, e invece ancora no. E ho anche scovato un negozietto che ha delle cose svedesi deliziose per i nani, e toh aveva i saldi, e toh è sotto casa mia, costo: 5 minuti netti.



2 commenti:

  1. Io credo che il giusto sia nella vecchia e sana via di mezzo ma nel nostro paese il part time sembra essere pura utopia in bocca al lupo per la tua scelta

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  2. Tesoro mio ecco che fine avevi fatto!
    Io ti stimo molto per il tuo lavoro, per la forza e la passione che ci metti e al contrario tuo invidio quelle mamme che lavorano. Sarà perchè ho sempre lavorato da che ho memoria e ritrovarmi senza far nulla da due anni mi pesa. Tanto. Troppo. Biancume ha ragione, qui per noi non ci sono alternative, o il tempo non basta mai e si perdono i momenti più belli della crescita dei nostri figli o si sta dietro a loro. Il part-time è un contratto che ormai sembra un sogno. Se lo chiedi strabuzzano tutti gli occhi e ti rispondono: "Bella mia, ma mi costeresti troppo e poi dovrei assumere un'altra persona per coprire l'altra mezza giornata. No, no, mi dispiace."(citazione che mi è capitata non sai quante volte) Ecco, io non sò se sia per il periodo di crisi o per qualsiasi altro motivo, ma in Italia è dura riuscire a trovare il giusto equilibrio. Non mi sento di consigliarti qualcosa di preciso, ma sei in gamba, sono sicura che farai la cosa migliore sia per te stessa che per la tua famiglia. Poi, bhe, se ti avanza un idea per reinventarti un lavoro fai un fischio! ;)

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