30 dicembre 2011

Non di soli buoni proposito vive l'uomo..e la donna anche

Io i buoni propositi li faccio di continuo, ci sguazzo dentro, mi ci arrotolo e ci gongolo, quindi domani non sarà un giorno diverso da questo punto di vista..MA che vi dovrei dire x la fine di quest'anno e l'inizio del 2012??? Piuttosto che magari si crei un pó di posto per tante cose...magari senza che io le controlli come al solito eh... E quindi sarà un buon proposito cosmico e non mio...chiaro no???? Ahah! Buon anno a tutti, che alla fine comunque vada ne vale sempre la pena!!!

24 dicembre 2011

Mely mely quitmas


Ecco qui! Ho deciso di farvi gli auguri di natale condividendo con voi una delle tante O.o canzoncine di Natale che ormai vanno a oltranza nella nostra casetta da almeno due settimane...evviva le recite di Natale!!! Mi sono chiesta dopo quante ripetizioni ci si aspetta che le impariamo a memoria tutti quanti e ecco...qualunque sia quel numero lo abbiamo superato da un pezzo, ve l'assicuro!!! Ora, qualcuno puó dirlo anche alla mia piccola ugola d'oro???? Gliene saró riconoscente per luuungo tempo!!!
Auguri auguri!!!

19 dicembre 2011

A modern family...più o meno

Io sono un'idealista. Romantica. inguaribile. Di quelle che comunque vuole sempre SEMPRE il lieto fine. Faccio fatica a relazionarmi con qualcosa di rotto. Devo aggiustare sempre tutto. Chiudere il cerchio, o non ho pace. Tranquilli, dalla psicologa ci vado già, vi farò sapere quando risolverò questo problema ;) comunque...tutto questo può creare dei seri problemi quando nella tua vita hai deciso di affrontare una separazione, e con due bambini piccoli. piccoli davvero (lulu aveva 1 anno e mezzo), con tutta una vita davanti. E anche tu non sei così vecchia, e quindi non è escluso che la vita, si sa, è lunga..possa riservarti qualche bella sorpresa, chissà. E infatti. E' stata dura, durissima a volte. Ho sempre cercato di preservare i buoni rapporti. Nella mia mente c'era una soluzione ideale, di due persone che si sono amate, non hanno funzionato e si sono lasciate, ma si vogliono bene e crescono due figli nell'affetto. Non proprio il mulino bianco, intendiamoci...però qualcosa di decisamente più umano della guerra dei Roses. E beh...succede. a volte succede. Ora, Lui (il mio compagno A) viene a vivere con me, dopo che i miei figli glielo hanno chiesto in tutte le lingue. E lui (il mio ex marito) ha detto che va bene. Porta i bambini a casa dopo il week end e mentre io e lui facciamo finire i compiti a Edo, A gioca con Lulù. E' miracoloso. E io sono fortunata. e forse sì, anche un pò brava...ma comunque ...evviva le famiglie moderne!!! E io ne ho una...yep yep :)))

18 dicembre 2011

sonosoddisfazioni

E' stata una settimana di prime volte. Ed è stata una grande settimana. Frenetica come al solito, ma anche con qualche inaspettato momento di tempo libero riempito di tranquille chiacchiere. Ed è stata la settimana dei colloqui a scuola di Edo. Ed è stata la settimana della recita di Lulu. Un mito, entrambi. E ho scoperto che il piccolo Edo ha una fantasia sfrenata che non lo fa stare zitto neanche quando canta (O.o) E ho scoperto che ama i numeri (da chi avrà preso?? ahaahah :D) e ho scoperto che a scuola è una specie di capetto che fa disperare la maestra. E ho visto Lulu salire su un palco, e starci come se non stesse facendo niente di che. E mi è piaciuta, un sacco. E poi ho scoperto che tutti amano lulù, perchè fa gli occhi dolci...a tutti. "mamma, sono innamorata di Filippo e Tommaso (gli amichetti di Edo, 3 anni più grandi di lei)" "ah...ma non ti piaceva Giacomo?" " si certo mamma, mi piace anche Giacomo" "ahem.." E l'ho vista in azione. Con Filippo e Tommaso, che ovviamenet l'adorano. E vabbè...c'è chi dice assomigli alla mamma... ahem.
Comunque è ufficiale, sono persa per i miei figli. Perchè li guardi, da fuori, e pensi che sono fantastici, e non ti stancheresti mai. E poi ci giochi, come una bambina, e ti diverti ancora di più. Insomma...è bello avere due nani tutti per sè. Ed è stata anche la settimana dei preparativi e degli sconvolgimenti...la mia casa si prepara perchè Lui viene a stare qui, questa volta sul serio...felicità :)

12 dicembre 2011

#leaveamessage

allora l'idea è semplice e geniale, una specie di sanvalentino democratico, tipo il 18 politico, che non fa torto a nessuno, però a Natale. La mente è Wonder, la Chiara di machedavvero, che se non la conoscete, conoscetela che davvero ne vale la pena. E quindi? veniamo a noi...il principio è: dai una pacca sulla spalla, a chicchesia, chiunque tu sia. Metti in circolo il tuo amore (come disse anche Liga), evvai con lo spirito natalizio! Insomma funziona così: scrivete un messaggio, una frase, un pensiero, di quelli che ti scaldano un pò, che ti fanno tirar su gli angoli della bocca, che ti inebetiscono insomma. E lo lasciate dove capita, o dove volete, perchè il bello è che può anche essere mirato. Può essere quello che volete. Qualcuno lo troverà, inaspettatamente. Un pò come il bigliettino dei biscotti della fortuna, ma sempre positivo e senza averlo ostinatamente cercato. E magari sarà felice, avrà un pensiero positivo.
Da ragazzina adolescente di Roma Nord avevo una felpa dell'allora super in voga MBC, su erano disegnati due tipi con le braccia aperte e la scritta "SPREAD YOUR LOVE". ecco, appunto. Il 14 dicembre spargiamo pensieri positivi, che non guasta mai.
PS siccome siamo nel XXI sceolo e Chiara, "she's a geek-girl" ;) l'iniziativa è connessa a twitter, così potete rivelare dope avete lasciato il bigliettino marcando il tweet con l'hashtag #leaveamessage e chissà ceh quyalcuno non vada a cercare  e recuperare proprio il vostro bigliettino?!?
PPS se cliccate qui potrete leggere le istruzioni dettagliate e originali direttamente su machedavvero
...enjoy!!!


toh, uno scadenzario!

che cos'è questo sconosciuto?? In effetti esisteva un tempo in cui la mia maniacale precisione (sicuramente supportata da un numero notevolmente ridotto di cose da fare ed uno leggermente aumentato di persone per farlo) mi permetteva di stare dietro ad almeno l'80- ma anche 90 và- % delle cose da fare...soprattutto di quelle che se non le fai poi succede un casino. Ecco, adesso no. Non è solo questione di buoni propositi, eh. Almeno credo...ok, diciamo che ho bisogno di crederlo. E si vede che sto invecchiando, e si vede che sono stanca e si vede che non ce la faccio...e allora non riesco a stare dietro..alle scadenze. Neanche a quelle più o meno obbligate. Ecco...oggi sono nadata a pagare il canone rai (si certo, so ceh averlo fatto mi rende una persona migliore e particolare di per sè, a prescindere..) ma io oggi ho pagato quello dell'anno scorso. E solo perchè la scorsa settimana mi è arrivato un ulteriore sollecito che intimava il pignoramento dei miei beni ( e di questi tempi non è proprio il caso...)...e poi devo fare il tagliando alla macchina, da due mesi...ma soprattutto, è successo che io sia stata richiamata all'ordine per ben due volte in questa settimana. Dalle scuole dei miei figli. Da entrambe. Elegantemente dalle rappresentanti di classe...avete presente quelle telefonate imbarazzanti tipo "ehm, ecco Cecilia...ci sarà senz'alro un errore...ma sai, sembrerebbe che edoardo non abbia pagato la gita di domani...ti sembra possibile??" Ahem.... "...e che tu non abbia dato i soldi per il regalo alle maestre di Lulù...forse vuoi farlo per conto tuo?" AHEM... ecco no, voglio solo dirvi che stamattina per puro scrupolo ho chiesto conferma alla maestra della recita di Ludovica.. "sabato alle 11, giusto??" "NO! Cecilia, è alle 16!!!" .... abbiate pietà di me, sono una pessima madre O.o
PS potete reaglarmi uno scadenzario quindi, suggerirmi una app allarmatissima per IPhone o come allarmare la mia preziosa Moleskine..o qualunque altra cosa mi aiuti a ricordarmi...la mail la conoscete
PPS La cura ricostituente "che serve anche per la testa, eh" me l'ha giusto regalata la mia amica rappresentante ieri...e si, oggi l'ho iniziata...vi farò sapere!

7 dicembre 2011

del perchè e del per come

vivi...cammini...corri...ti fermi. C'est la vie...eppure. Eppure poi qualcosa cambia, da un giorno all'altro, da un momento all'altro. Oggi un pensiero ha preso forma ma ieri ancora non c'era. Oggi questa cosa puoi farla, ieri non eri pronta. Mi muovo, sempre. Chi si ferma è perduto. La mia testa è una fabbrica di pensieri che non dorme mai, va a mille. A volte faccio fatica  a starle dietro. Ma questo è un bene. Ora c'è qualcosa che si muove, da un pò. Sta prendendo forma adesso. Nasce dall'insoddisfazione, dalla rabbia, dall'amore, dalla frustrazione, dall'ambizione, dalla speranza, dalla vita. Mi chiedo, cerco risposte. Non so dove sarò tra un anno, ad esempio. Davvero. Ho guardato i miei sogni prendere botte, e logorarsi fino a svanire. Li ho curati, rimessi in sesto. Sempre. Giorno dopo giorno. Stringendo i denti, non mollando. Da un pò guardo quelli di qualcun altro subire lo stesso trattamento. E siamo lì, insieme. Ci diamo la mano. Costruiamo. Abbiamo tirato su qualcosa di immenso da macerie di fallimenti e disillusioni. Persone nuove. Una coppia. Una famiglia. Allargata persino, ognuno col suo spazio, nel rispetto, nell'affetto. Un amore, grande. Guardo i miei figli crescere. Cerco un futuro per loro. Li educo cercando di costruire una base sicura di amore, affetto, sogni. Poi esco nel mondo e mi sento persa. Perchè tanto lavoro si infrange sull'indolenza di quello che c'è intorno. E sembra andare in mille pezzi e lasciare solo contorni sfumati. Forse non è più il momento di riempirli. Forse è il momento di trasportarli altrove, in un posto più sicuro. Dove il proteggere quello in cui credo non assuma i contorni di un capriccio. Forse è arrivata l'ora di riconoscere un terreno sterile e cercarne uno diverso per tutti questi semi. Io non lo so cosa succederà, ma vorrei essere certa che un'opportunità seria l'abbia avuta .

3 dicembre 2011

Quando si dice l'amore per la lettura..

da www.quintolecce.it
Avete idea di cosa sia un nano 6enne il terzo mese di prima elementare? Lui è un lettore. Sopra ogni altra cosa. Legge qualunque cosa leggibile, in qualunque posto si trovi. Cosí le passeggiate durano ore..."Far-ma-ki-mmm-c-i-a! C'è scritto farmakia mamma? Ah no, farmacia!! Mamma io ho letto farmacia!!" bravo Edo!! È divertente. È anche un pó emozionante, ecco. Cuoredimamma. Lo guardi leggere il suo primo libro, col ditino che tiene il segno, le sillabe scandite tipo doppiaggio del tipico russo che parla italiano. Ahah. No no, non faccio quei pensieri tipo quanto è cresciuto, oddio quanto è grande,già in prima, 6 anni, cavolo...aiut. Cioè, non sempre. Ma comunque è bello. Guardate qui ;)

2 dicembre 2011

Il mio rapporto (difficile) con i mezzi pubblici

Tutto é iniziato a 14 anni, in quarto ginnasio. Il liceo non era quello dive andavano tutti 'che non era tanto buono' ma quell'altro, dove non andava nessuno. Altra strada. 10 km da casa. Motorino:assolutamente no. C'è l'autobus. Il 907. Un numero che ho odiato profondamente. Uno ogni 45/60 minuti. Pressato di ragazzini che andavano agli istitutì tecnici lungo la strada. Strada super trafficata. Peggio delle sardine sull'autobus per almeno un'ora tutte le mattine, e uguale al ritorno. A volte sono andata a piedi, 10 km. Tipo maratoneta. Poi è arrivato il trenino, quasi peggio, poi erano pochi e non coincidevano gli orari. Dopo il secondo giorno di scuola di mio fratello (io ero al terzo anno ormai, primo liceo classico) alla scuola dive andavano tutti, sull'altra strada con autobus un po' meno pieni e un po' meno traffico, poverino, arriva il motorino x lui. Punto i piedi e arriva anche a me. L'anno dopo ho anche cambiato scuola. E non ho messo quasi mai più piede su un mezzo pubblico a Roma. Perchè li odio, e c'é un motivo.
Oggi, 36 anni. Lavoro a sedici km da casa da un annetto. Policlinico Umberto primo a Roma, se lo conosci lo sai che o hai un motorino o la macchina puoi dartela sui denti. Ma io potrei prendere quel famoso trenino e due metro, tempo 1 ora e 15. Ma io e i mezzi pubblici...ehm. Eppure ci ho provato... E anche oggi, per esempio. Trasferta a latina. Ok, prendo il treno. Trenino alle 7.26, le sardine ve lo dico io, stanno molto più larghe. Scene folli, bambini urlanti e madri che pregano di non essere schiacciate. Manco un carri di bestiame. Tanto che ad ogni fermata il capotreno scende e pressa per chiudere le porte, così anzichè 20 minuti ce ne mettiamo 45. Poi il treno, una passeggiata di salute. Poi ci sarebbe il capitolo latina, dove dall'università devi prendere un pullman in una stazione da bronx raggiungere il treno che passa ogni ora e magari anche tornare a Roma. E ancora manca la parte metro e trenino, ma ci penseró tra mezz'ora in mezzo a tutta la scolaresca romana. Non voglio considerare che mi gira il culo perchè ho appena firmato un contratto che dopo l'approvazione della corte dei conti ( quindi tra circa 40-60 gg) mi pagherà meno di prima per soli sei mesi dopo giá tre mesi che lavoro gratis, dico che in assoluto io ho un pessimo rapporto con i mezzi pubblici. Lo dico serenamente, è questione di compatibilità e di coincidenze. Io e loro non siamo compatibili. Mi sono ritrovata sul pullman sbagliato col biglietto sbagliato (e quindi senza biglietto) nella direzione sbagliata...eppure ho fatto gli scout eh, ne la so cavare. È che siamo disuniti dal destino, ecco cos'è. È ora che io me ne faccia una ragione. E continui a smadonnare per il parcheggio ogni mattina, è questione di karma.

Il segreto è restare a galla fino a che..

Eccomi, presente. Si, presente a me stessa. Risalita, resuscitata, ritornata...più o meno ;)
Che basta poco. Sei in un frullatore, non tieni il passo.intrappolata in una vita che chiede e chiede... Troppo. Succede tutto in fretta e ti sembra che per quanto ti affanni c'è sempre un pezzo che resta indietro. Giornate cosí. Poi peró...chissà come ti guardi, e sei tu. Scrivi i tuoi soliti buoni propositi, che tanto non li seguirai. Snoccioli le tue incoerenze. Conti di nuovo i tuoi insensati pensieri. Guardi in uno specchio quell'aria furbetta. Vedi lo stesso guizzo negli occhi di tua figlia. Senti il cuore pieno guardando l'incredibile forza di tuo figlio. Piangi mentre un sonno innaturale da anestetico lo prende. E tu sei madre, piu di ogni altra cosa. Non scienziata pragmatica ma madre, di quel frugoletto li. Lo senti nei tuoi occhi che cercano il conforto del medico mentre lui grida aiuto, stordito e confuso. E tu la senti, quella forza che ti fa dire che andrà tutto bene. È un caldo improvviso che sale dallo stomaco e ti fa sentire invincibile. Perchè ce la farai, tu, la tua vita, il tuo mondo. I tuoi bambini. E cosi ti rimetti in gioco. E si va...che bella cosa la vita. Galleggi un po', un istante, un giorno, settimane..e poi arriva, come uno tsunami, ti travolge e ti restituisce a te stessa ancora, come una novità.

22 novembre 2011

Se gli "sticazzi" sono troppi..

Ho in testa tanti bei post da vari giorni. E invece. E in ve ce. Sono stata risucchiata...da che? Non so. Dalla vita direi, dai pensieri, dallo stress. Animale tipico del XXI secolo. Donna, madre, lavoratrice etc etc... Fatto sta. Pare che a volte gli eventi mi rincorrano. Dico mi prendo un giorno, una mattinata, un momento. Poi invece succede questo e poi quello. E il momento non c'è. E sto un pó annaspando...ecco. Poi mi dico che sono lamentosa, rimetto il mio miglior sorriso e vado avanti. Poi capita un'altra cosa. E cosí.. Sono nervosa, e insofferente. Ma ecco qui. C'è stato un concorso, e io l'ho fatto. Sulle forze, studiando nei buchi, cercando di non sacrificare il mio tempo di mamma. E non è andato male, ma non l'ho vinto. Perchè si sa come vanno le cose. E lo sapevo prima di farlo. E intanto io lavoro gratis. E quello che doveva essere un contratto tappabuchi di sei mesi (che ce ne sta mettendo oltre i quattro per partire) è diventata l'unica cosa che ho. E si sa che in Italia è difficile fare ricerca. E che i precari hanno una vita difficile. Lo sa anche il mio ex prof quando mi dice di parlare col figlio impegnato in politica che peró è diventato ricercatore nel mio dipartimento al posto mio per esempio. Ma cmq...io resisto per amore di questo lavoro, ma ci sono giorni che proprio... E poi c'è che Edo non stava benissimo, e abbiamo fatto delle analisi. E ecco, è celiaco. Al 100%. E c'è di peggio, senz'altro. Peró c'è anche il niente. Il liscio. Il tranquillo. Ma poi va bene cosí.. Tante altre cose di cui voglio scrivere vanno alla grande. Arriverà il momento in cui gli sticazzi da dire saranno di meno. Ma oggi ... Ancora no.

16 novembre 2011

Del procrastinare..ovvero io e la palestra

Tempo fa ho scritto un post sui buoni propositi..e sembrava tutta una cosa positiva...ma devo confessare che c'è un lato oscuro che mi fa nascondere dietro liste e liste di cosa faró tutto quello che proprio non ho voglia di fare adesso. Ad esempio ora io dovrei essere in palestra. Lo dovrei a me stessa, visto che è con me che prendo continuamente questi impegni che poi mon mantengo..e invece? Sono in salone, a casa, a scrivere... Beh in realtà io sto aspettando che si asciughi lo smalto. Ecco si. E quindi non posso uscire. E quindi ormai é tardi. Mannaggia, non sono riuscita ad andare in palestra manco oggi. Allora peró aspetta, adesso programmo la settimana, anzi il mese perchè vedi? Ho un sacco di altri giorni in cui andare ! E quindi non importa se oggi non ci sono proprio riuscita ad andare...poi senti, in fondo..ma vai sempre di corsa, ti potrai pure concedere un giorno di calma in cui perdi anche un pó di tempo, no????

Ecco...le conversazioni tra me e me stessa...lo sviluppo pratico del concetto un colpo al cerchio e uno alla botte, e anche della follia e della psichiatria certo, ma che c'entra?

Comunque... La palestra é davvero il mio punto debole...hai voglia ad analizzare eh...ma proprio non ne vengo a capo. Eppure in passato ho avuto dei periodi di radiosa vita sportiva...poi i figli, le corse, la stanchezza...forse non trovo una cosa che mi piace davvero..poi ho poco tempo...E ogni volta capita (o onestamente dovrei dire che faccio capitare) qualcosa che proprio mi impedisce di avere quella costanza minima...rapporto disastroso, fallimentare. Aggravato da tentativi maldestri e autolesionisti. Tipo? La ginnastica posturale. Si ok, avevo sbagliato orario. Io volevo fare pilates. Ma quella volta non ho colto la palla al balzo per non andare, ero lì e sono rimasta. Per carità, un culo come un paiolo eh. Mica ginnastica dolce, tutti esercizi isometrici...anche efficacissimi. Peró...età media over 50...e perchè c'ero io che la abbassavo notevolmente... Musica da camera... E niente, mi sono ricordata di quella ginnastica che faceva mia madre qualche tempo fa nella palestra delle elementari...quella dolce, appunto. Così ieri sono passata da un mio amico e ho fatto tardi e la lezione di posturale l'ho saltata ( lo so, su questo mi darete tutti ragione...e la prossima volta provo fit boxe che quando ero giovane mi divertivo un sacco) oggi tra una cosa e l'altra...poi devo ancora compilare il censimento...vuoi scherzare??? Vado.

15 novembre 2011

Evviva i colori!

Il mondo è bello perchè è vario, e io credo in questa frase così tanto... È incredibile quanti colori e sfumature ci siano intorno a noi, e se apriamo gli occhi e osserviamo non potremmo che restarne incantati, ipnotizzati, elettrizzati. Dalla vita. Dalle persone. Dalle emozioni. Una chiacchierata al tramonto. Una telefonata della mia amica piú pazza che ancora una volta si è incasinata la vita in modo irrecuperabile ma è felice. Mio figlio che mi racconta che l'altro giorno gli è caduta una lacrima sul suo disegno e per cancellarla ha bucato il quaderno. Una telefonata di mezz'ora con il mio ex marito per parlare di amici in difficoltà, di educazione, di emozioni. le emozioni. Perchè sono loro a muovere tutto. Perchè ti prendono l'umore, lo strapazzano e te lo restituiscono nuovo. Perchè ti regalano un sorriso o te lo tolgono. Perchè sono colori, che ti si appiccicano addosso e ti disegnano.

11 novembre 2011

Cosí è, semplice ed essenziale #2eurox10leggi

Non posso esimermi dallo scrivere questo post. Saró veloce, perchè senz'altro la cosa migliore è leggere qui di cosa sto parlando, ma io DEVO comunque scrivere due parole. Perchè? Perchè vivo in questo paese. Perchè questo paese è anche una società, di cui faccio parte. Perchè sono una donna. Perchè credo nell'individuo e nel potere che ognuno di noi ha di partecipare alla società, con le sue caratteristiche, di qualunque sesso egli sia. E quindi anche donna. Perchè le donne, si sa, hanno infinite risorse, e non è un clichè, ma un fatto. Scientifico. Potrei spiegarvi per filo e per segno perchè insieme al cromosoma x e alla capacità unica di dare la vita le donne hanno caratteristiche peculiari. Come anche gli uomini. E allora una società evoluta non puó non tenere conto di questo. Una società evoluta deve essere a misura di individuo, deve essere a misura donna. E cosí in tante ci siamo unite, per mettere insieme quelle leggi che secondo noi renderebbero la nostra società piú a nostra misura. E raccogliamo quote per comprare uno spazio e proporre le nostre leggi. E vale la pena dure la propria, e partecipare, ed esserci. Perchè è cosí che si fa, si sceglie e si partecipa. Il banner lo trovate qui a destra, coraggio..lasciate un'impronta.

L'evoluzione dell'edo-linguaggio...e del mio "riconoscimento professionale"

All'incirca a tre anni, e fino ai quattro avanzati, la conversazione era piú o meno questa:
Edo: mamma come si chiama il lavoro di papà?
Io: avvocato
Edo: avvocato!
Poi..
-mamma e come si chiama il tuo lavoro?
-biologa
-bioccola!!
Che, provate a dirlo come se aveste tre anni, suona piú o meno come broccola...
Ecco, mia mamma fa la bioccola! ...evvai O.o
Edo mi ha chiesto spesso cosa faccio, e io mi diverto a raccontarglielo, è bello vedere come estasiato mi dice "mamma ma tu sai tutto sul corpo umano!". Ed è venuto tante volte nel mio laboratorio, ha fatto il tifo per i miei topini chiedendomi ogni giorno come fosse la loro salute...è un bambino curioso e interagire con lui dà grande soddisfazione.
Ma il massimo è stato ieri sera
-mamma! Devo dirti una cosa bellissima! Sai? Oggi abbiamo cominciato scienze!
-davvero? Che bello! E che avete fatto?
-le piante. E sai mamma? La maestra ci ha detto cosa è la scienza e io ho alzato la mano e ho detto 'mia mamma è una scienziata!' e la maestra mi ha detto 'ah si?' e io ' si! Perchè fa gli esperimenti!'
Mi sono quasi commossa....
Poi...
-mamma cosa sono gli esperimenti?
O.o

4 novembre 2011

Incontri di gruppo:mamme stressate, calzini e mutande

Ieri sera alla scuola di lulú hanno organizzato un favoloso incontro con una psicologa, il primo di una serie. Un momento soprattutto di confronto per i genitori, con la presenza di una persona "speciale". Ottimo. Ci sono andata convinta, amo partecipare a queste cose perché credo che il confronto sia una risorsa inesauribile per una mamma. Ed è andata alla grande. E ci siamo fatte un sacco di risate,descrivendo quei momenti critici in cui sbatteresti la testa (e possibilmente tuo/a figlio/a) al muro. E non ci siamo sentite sole, quando ognuna cominciava dicendo "saró una madre degenere, io credo di non avere un grande istinto materno ma.." e invece tutte la pensavamo allo stesso modo. E tra il serio e il semiserio, tra storie di chi ha un figlio che gli tira le cose addosso perchè non voleva cambiare città e chi ha una bambina che non vuole stare mai seduta, si è detto anche questo:
-ecco, io ho un problema con i calzini. Si, avete capito bene.perché F vuole solo i calzini di quel negozio lí, perchè non hanno la striscetta che sennó dice che le si infilano tra le dita e le danno fastidio, e ogni mattina è un incubo co sti calzini...perchè certo, mi vorrà dire qualcosa, io lo so, ma che mi vorrà dire? O.o
-invece C si cambia le mutande 5 volte al giorno. Si, lei a un certo unto si spoglia tutta, si mette li davanti al cassetto e sceglie...e lo fa 5 volte al giorno, e io non faccio in tempo neanche a lavargliele, non so come fare!! Sarà solo cosí fanatica?? *_*
Ecco...ascolti queste storie e ti diverti, perchè i bambini sono incredibili. E pensi anche che per fortuna lulú ancora no...andrebbe a dormire con i suoi stivali è vero, ma io non aspetto l'estate come la manna dal cielo al pensiero di togliere le calze!!
PS l'incontro è stato davvero interessante e magari ci scriveró un post, sull'educazione emozionale...

1 novembre 2011

Halloween con tintin, tre bambini e una benedizione

-Zia ceci? -si tesoro, dimmi.. - ma tu e Ale vi siete già sposati? - ehm..no. - ah. Ma volete fare i fidanzati per tutta la vita? O magari un giorno vi sposerete? -ecco...si, potrebbe essere che un giorno ci sposiamo.. -oh, io sarei proprio contenta se vi sposerete cosí ogni volta che vedo te io vedo anche lui che mi sta simpaticissimo!!
Ecco, mia nipote. Unico esempio nel popolo dei nani ad avere accolto con scetticismo il mio nuovo entourage familiare. Perchè lei non ci poteva proprio pensare 'che io e lo zio ci eravamo divisi'. E continuava a fare disegni dove c'era anche lui e a darmeli dicendo che poi lo tenevamo a turno. Cioè, i miei figli sono tranquilli e rilassati e chiedono al mio compagno di trasferirsi a casa nostra mentre mia nipote non se ne fa una ragione. Fino a ieri.
Galeotto fu Tintin. Abbiamo portato i bimbi al cinema. Adoro farlo. Me li carico tutti e tre (figli e nipote) in macchina e via, pop corn giganti e filmone. Il giorno di halloween la variazione sul tema è stata la presenza di Lui. Mia nipote non faceva che chiedere informazioni ai miei figli su "l'innamorato della zia ceci" , anche se già lo aveva incontrato, ma lo aveva sempre guardato con una certa diffidenza. Peró poi c'è stato il cinema. Scene buie, inseguimenti, un pó di paura. E cosí la donzella spaventata è corsa tra le braccia del galantuomo di turno e lí ha trovato consolazione. Conquistata, come da copione. Gliel'ha anche confessato poi 'sai, prima mi stavi un pó antipatico ma adesso mi stai simpaticissimo perchè mi hai consolata quando avevo paura!' Elementare, watson.

Spicchi di tempo

Le mie giornate e la mia vita sono frenetiche, e cosí riesco a ritagliarmi dei momenti in cui dedicarmi a quelle cose che non si dovrebbero mai lasciare andare...una chiacchiera con un amico, un bagno caldo, la lotta con i miei bambini, un buon libro, i miei pensieri, momenti di silenzio col naso sul suo petto, un massaggio...perchè sono quelle cose che danno un senso a tutto il resto, quelle che ti aiutano a dare un peso, e a mantenere la tua dimensione. Ecco, sono giorni in cui io questo tempo non ce l'ho. Perchè quei momenti lí, quelli in cui tiri il fiato e ti fermi per sciogliere i pensieri li sto usando per studiare, a bomba, senza sosta, per un esame che potrebbe essere un'occasione irripetibile. E così ho temuto di aver dimenticato una data importante, e di essere stata assente, anche solo col pensiero. Ho mischiato impegni diversi e dato appuntamenti inesistenti. Ho fatto sogni improbabili. E sono stata intrattabile. E umorale. Ma passerà...l'importante è sapere che mi manca quel tempo, e che non voglio farne a meno. Quindi torno presto eh, che va bene correre ma poi si deve arrivare, e fermarsi a respirare e godersi il panorama.

28 ottobre 2011

Ma la notte no

Togliere il pannolino a lulú non è stata una grande impresa. Niente a che vedere con quella epocale fatta per Edo, che piú o meno si ostinava a non cambiare minimamente le sue abitudini e cosí si comportava esattamente come quando aveva il pannolino ma, ecco..., il pannolino non c'era piú, con conseguenze che potere immaginare. Lei invece facile facile, abbiamo anche aspettato troppo. Ma la notte..no. Lei tre volte su quattro si sveglia in un lago. Anzi, mi correggo: è in un lago quando la sveglio. Perchè lulú dorme, e non si accorge di niente. Qualche volta veniva da me con aria stupita "mamma, s'ho la maietta bagnata!" e la faccia a punto interrogativo. E cosí, dopo aver svaligiato tutte le farmacie del circondario di traverse usa e getta, dopo aver cambiato letti e pigiami alle tre del mattino, attaccato lavatrici prima che cantasse il gallo ecc ecc, sono assalta ai metodi ammazzagenitore. Quelli in cui tu genitore ti svegli di notte per far fare pipí al tuo nano spanno lunato, che cosí prima o poi si abitua, dicono. Peró...devo confessare che è un momento fantastico. Io non mi metto la sveglia, tanto prima di mezzanotte non dormo. Quando sto per crollare vado di là e la prendo in faccio. Lei dorme. La porto in bagno, la metto sul water e lei dorme. Con la testa sulle mie gambe e abbracciata a me lei dorme. E dorme mentre fa pipí. Ed è strepitosa. Mi sciolgo ogni volta. Perchè poi mi dice "ho fatto", mentre continua a dormire. Ecco, ci sono queste cose, e questi momenti, che ti fanno capire che comunque vada, sei pur sempre una madre che si rincoglionisce dietro ai suoi bambini. Evviva!

24 ottobre 2011

Perchè non sono una mamma modello

Ci sono quelle mamme lì. Quelle che fanno le torte la domenica pomeriggio. Quelle che è tutto naturale, fatto in casa, biologico, genuino. Quelle che si ascolta solo questa musica, si legge solo quello, ci si mette solo quell'altro. Che non ci si sporca su! L'altro giorno in piscina ho osservato agghiacciata un padre che intimava al figlio 6enne l'autonomia completa e totale, e poi fiero e tronfio diceva ad un altra mamma del figlio 14enne che suona il flauto traverso all accademia. E io ho immaginato un ragazzino brufolosetto col suo flauto traverso, e mi sono sentita un pó triste che per carità, Severino gazzelloni era strepitoso...ma a 14 anni.. Non saprei.
Ecco no, io non sono così. Come sono io? Una mamma parecchio incasinata, che oggi ho mandato Edo a scuola in jeans e invece aveva ginnastica ma mi ero dimenticata, manonimporta. Una mamma che al figlio ha regalato il gioco dei pokemon chiedendo ai pischelki bel reparto videogiochi quale fosse quello più figo, e che insieme si è comprata finalmente little big planet per lei e ci ha fatto mezzanotte, ahah! Una che ai figli da anche i bastoncini findus, e che balla con loro ascoltando musica pop e rock. Che li veste come se fossero due bambolotti e mammamia che divertimento.. Che al cinema compra i popcorn giganti. Ecchisenefrega. Perchè quanto è bello essere bambini? E quanto è bello godersela con loro? Sarà che sono una mamma che pensa di avere quindici anni come dicono alcune mie amiche un pó più nella parte... Ma io credo solo che non serve essere seri e pinguini x fare i genitori, anzi..

21 ottobre 2011

Oggi mordo.. ( e ieri pure in realtà..)

Questo è un post esplicativo, sappiatelo.

Ecco. Vorrei imparare a mettere dei paletti. A non dare retta. A non farmi carico. Invece no. Invece continuo imperterrita in questo atteggiamento suicida, non dico mai di no. Ascolto, accolgo, sostengo. Cerco soluzioni. Pare che io sia disponibile. Per buona pace dell'universo amico intorno a me. Il problema è che ci sono giorni che proprio no. Che ne farei a meno. Che vorrei dire un sano 'fanculo. Perchè non mi va. Perchè ho i cazzi miei (che poi diciamocelo, di quelli a quanti importa? Ehm...). Dico spesso che certo, si sa, la vita è cosí, si va di corsa...poi peró? Ogni tanto, nei giorni in cui mordo mi viene da tirare le somme. E cosí, mi accorgo che X si ok, ha i cavoli suoi ma manco una telefonata a pagarla oro, e potrei pure essere morta. Quell'altra che poi il giorno che ti vedi e le cade l'occhio sull'iphone e vede le foto di edo e lu 'Oddio come sono grandi'..grazie al cazzo, l'ultima volta che li hai visti era due anni fa! E poi chi piú ne ha piú ne metta, che poi divento lamentosa. Fondamentalmente mi sono rotta un pó le palle dell'egocentrismo altrui, di quelli che manco ti vedono a parte utilizzarti come consulente per i Loro problemi che sono sempre piú degni di nota dei tuoi. Ecco. Voglio un cartello SGRUNT, una bella nuvoletta da tenere sopra la testa, che magari cosí si capisce che oggi non ho voglia, ripassate domani.

18 ottobre 2011

Aspettando..e praticando l'arte del divagare

Oggi ho fatto un esame per togliermi il dubbio dell'avere o non avere qualcosa. Un esame di quelli noiosi, quelli che finiscono in scopia, che come dice la mia amica F vuol dire che è ti infilano qualcosa in modo un pô spiacevole, e che l'inizio è meglio che nn ve lo dico. Fatto da un mio amico, che spero di non incontrare per almeno due mesi. Perchè è anche stato un pó imbarazzante, che se con uno ci lavori e lo conosci da dieci anni offrirgli versioni inedite di te non è proprio
Il massimo. Ma comunque è andata. Fastidioso, dolorosetto e imbarazzante ma archiviato. Aspetto i risultati in un paio di settimane. E intanto? Intanto praticherò l'arte del divagare. E stamattina sono stata perfetta. Dopo aver reso il mio inizio di giornata sufficientemente frenetico ( ritardo, corsa, lacrime di Edo, consolazione, scuola ludo, chiacchiera maestra, chiacchiere con altre mamme e via) sono tornata a casa. E dovevo arrivare alle 13. SENZA PREOCCUPARMI. Senza pensarci troppo, che mi sarebbe salita l'agitazione. Allora ho infilato la testa nell'armadio e ho fatto il cambio di stagione. Di tutto. Ero sommersa di magliette, maglioni, vestitini e jeans. Ha funzionato. Sappiate che nelle prossime due settimane ristrutturerò casa.

16 ottobre 2011

Ansia da prestazione

Ecco...devo preparare questo concorso mega, che ero convinta che lo scritto fosse andato male, e invece no. E ho una ventina di giorni. Come al solito le giornate mi scivolano via come niente, rapita dalla mia vita che sono un pó tipo il criceto che sta nella ruota che qualunque cosa succeda sta lí e continua a camminare..e quindi da quando ho ricevuto la raccomandata io ancora non ho aperto libro. Tutto nella norma. Dovrei essere agitata, ansiosa, impanicata. Ecco no. In verità voglio dirvi che il pensiero principale in questo momento sono i compiti di un nano di prima elementare. La maestra di matematica. Le lettere che devono riempire esattamente due quadretti. Colorare tutte le schede. Non lasciare nulla di incompleto. Colorare senza uscire dai bordi. Penserete che sono matta. Beh in realtà anche si, ma stavolta ho le mie ragioni. Che edo è stato a casa una settimana e aveva 39,5 di febbre. E io sono stata una mamma modello che ha chiamato le sue colleghe mamme per sapere ogni giorno cosa si faceva a scuola. Che sono stata ancora piú esemplare nel fargli fare i compiti quando tra un pó manco si reggeva in piedi. Insomma...potete immaginare quando al ritorno a scuola anzichè applausi e ola di congratulazioni ho ritrovato sul quaderno di Edoardo UNA NOTA della maestra di matematica, stastronza. "i compiti svolti durante il periodo di assenza sono svolti di fretta e senza cura. È opportuno che E. Li recuperi durante il fine settimana" O.o i computi in questione consistevano in 20 disegni da fare e colorare, 2schede di ritmi e altri cazzi. Ecco...devo spiegarvi come ho passato il week end sfiorando la crisi isterica mentre cercavo di convincere un bambino di 6 anni assonnato e annoiato a passare circa l'80% del suo tempo a fare i compiti?? Immagino di no. Ora capirete perchè io di notte non sogno il mio concorso mega, ma la maestra Simona, quella stronza di matematica che Rottermeier è una dilettante a confronto.

15 ottobre 2011

Disincanto

Le favole non esistono. E io non lo voglio proprio capire. Sono un'inguaribile romantica, pure un pó ottimista. Di quelle che la speranza è davvero l'ultima a morire. Che vale sempre la pena. Che poi vedrai che s'aggiusta tutto dai. Nonostante me la sia presa svariate volte in quel posto lì, dove non batte il sole. Io ci resto di merda eh, intendiamoci, ma poi mi rialzo e insisto. De coccio si dice a Roma. E così oggi è stato un bel sabato del cavolo, di quelli così terribili che è il primo momento della giornata in cui mi fermo e prendo l'iPhone in mano e non ho ancora capito cosa cazzo è successo con gli indignati a Roma. Che indignata lo sono pure io, e manco poco. Ma i miei due figli, il mio ex marito e ora pure il mio compagno tanto tempo e spazio mentale per esprimerlo non è che me lo lascino. E quindi non parlo degli indignati oggi. No. Parlo di me. Del culo che mi faccio ad essere una madre sola. Dell'illusione che poi peró magari trovi quella persona, quella che ama te e anche i tuoi figli e entra nella vostra vita e vissero felici e contenti. Ma invece no. La veritá è che forse ( e notare che ci metto il forse perchè sempre ottimista sono..) è impossibile amare i figli di qualcun altro. Amare incondizionatamente. Avere energie nascoste. Sopportare. Avere pazienza. Stare al gioco. Tirar su e andare avanti. Perchè giá è difficile se sono i figli tuoi, figuriamoci altrimenti. E quindi? Boh. Proporró una sana soluzione da donna moderna: eterni fidanzati senza vita familiare. Perché poi è ovvio che io sto dalla parte dei miei figli. E se a lui gli girano perchè è tutto faticoso e manco partecipa e per questo si infastidisce anche con loro, poi bisogna che io mi incazzi. Perchè se io faccio già una fatica enorme a gestire loro e la mia pazienza e ci devo pure mettere la pazienza con lui è meglio che lasciamo perdere, che giá lo so che è un sistema fallimentare. Oppure sbaglio? Devo capire? Avere pazienza? Aspettare? Non lo so... Io sono stanca. Di quella stanchezza che ti arriva dritta al cervello e ti rende quasi incapa e di gestire le tue reazioni. Che ti fa urlare vaffanculo perchè ti si sono rovesciate tutte le matite per terra mentre metti a posto da sola ed è ora di uscire e tu devi fare pipì da mezz'ora e non hai avuto ancora tempo e i bambini stanno litigando e lui si è innervosito e hai anche mal di testa...e no, nn lo so se ce la faccio. Forse no

13 ottobre 2011

Foglietto illustrativo

Ecco..ho deciso che i miei figli hanno bisogno di un foglietto illustrativo. Non un bugiardino, quello dei medicinali dove regna il terrorismo psicologico per dissuadere le masse, ma un vero vademecum con istruzioni dettagliate. Tipo che ci faccio anche qualche disegnino. È soprattutto per il mio ex marito, che poverino lavora così tanto che tra i suoi files quello figli c'ha una capacità limitata e lui non ce la puó fare a ricordarsi tutto. E per sua madre, che poverina è una donna all'antica e visto che al figlio non chiede perché è la donna quella che pensa ai figli, magari chiederebbe a un foglietto piuttosto che a me anche se sono fisicamente altrove. Ci scriverei di quelle cose tipo:
Edoardo. Pesa 19 kili. È alto 112 cm. I suoi amichetti preferiti sono pinco e pallino, notizie sparse su pinco e pallino. A scuola fa queste cose questi giorni. A casa deve fare queste cose. Nello zaino deve avere x e y, compra x e y.
Per la nana nr.2 vedi sopra, ma lei almeno non fa i compiti e non ha uno zaino multiaccessoriato i cui componenti vanno continuamente controllati e aggiornati.
Vi sembro esagerata?
No perchè ieri pomeriggio nano Edo mi ha telefonato in lacrime perchè la nonna e la baby sitter stavano tentando di fargli recuperare una settimana di matematica in un'ora. Dalle 18 alle 19. E oggi lui matematica non ce l'ha. E domani a scuola non ci va. E ha tutto il fine settimana x recuperare ( e la maestra gliel'ha anche scritto sul quaderno eh, nel fine settimana..) E ok abituarlo a nn rimandare a domani quello che.. Ma i nazisti li hanno dichiarati fuori legge. Ecchecazzo.
Ah, e poi non ha il temperino. Certo, io sono a casa mia. Loro sono con te fino a dopodomani. Tuo figlio è il padre (te lo ricordi?) e quindi: perchè dici a me che a Edo serve un temperino, adesso?? Mistero della fede...
E quindi ci vuole un foglietto illustrativo. Perchè già svariate volte ho illustrato a voce ogni dettaglio del file figli. Perchè verba volant, e scripta anche no..speriamo. Poi ditemi voi, se sono solo una rompipalle eh..

11 ottobre 2011

Ci vorrebbe la giusta filosofia..

Sono giorni strani. Il mio corpo mi ha mandato qualche segnale qua e là, come se qualcosa funzionasse non troppo bene. E nella mia testa si sono annidiati dei pensieri, delle paure. E io certe cose le so, le so bene. È come una condanna a volte, la competenza, la conoscenza. Perchè non puoi tanto sfuggire, o mettere la testa sotto la sabbia. Perchè sí, hai gli strumenti per ridimensionare, ma anche quelli per non farlo. Quelli per vedere qualche segno dove altri non sanno e non vogliono. L'ignoranza puó proteggerti. L'ho vissuto in prima persona, purtroppo. Quando sono stata accusata di allarmismo e pessimismo, ma invece poi avevo solo visto prima...e sarebbe meglio se fossi stata pessimista e allarmista e basta. Se fosse stata vera la versione rosa, quella a tarallucci e vinio E oggi ci sono pensieri che si muovono come serpenti nella mia testa, e cerco di tenerli sotto controllo. Poi mi accorgo che un pó di paura ce l'ho, e vado nel pallone. E penso che sono stanca di avere pensieri. E mi chiedo come si fa, ad avere tanta forza. Come fa chi sa di star male e vive ogni giorno. Leggo di madri che vivono, convivono con malattie importanti...e non so dove sia la fonte di quella luce, come si possa essere lucidi e restare tali. Mi chiedo spesso come sarei io, cosa farei. Forse per il lavoro che faccio, forse per le esperienze che ho vissuto ho spesso questo tipo di pensieri. Non sono una donna spensierata, non una madre spensierata. Se parto per viaggi lunghi lascio lettere a tutti, chiedo promesse. Ogni tanto dico cose, perchè penso che semplicemente voglio che siano state dette. Non credo di vivere ogni giorno come fosse l'ultimo, assolutamente. Peró qualche momento si. Qualche momento in cui mi sfiora l'idea che qualcosa possa succedermi c'è. E da quando sono mamma i momenti sono piú frequenti. E ogni tanto sono tangibili, quei pensieri. Diventano paure, piccole ansie. Forse è lo stress. Forse è il carico emotivo. Ma sono giorni cosí..e metterli nero su bianco sembra sempre portarli alla loro giusta dimensione, e donarmi un pezzetto di quella filosofia lí, quella giusta. Quella di Calvin & Hobbes. "se c'è soluzione di che ti preoccupi? E se non c'è soluzione, di che ti preoccupi?"

10 ottobre 2011

Diari febbrili..e non

La scorsa settimana lulu ha avuto l'influenza. 6 giorni di febbre con picchi a 39, 6 giorni di dosi massicce di tachipirina. Sfebbrata finalmente sabato scorso. Ovviamente nel frattempo Edo ha preso l'influenza e lui si sa, arriva con nonchalance anche a 39,7 e potresti cuocergli un uovo sulla fronte. Quindi lui combatteva con temperatura da ebollizione in rapida accesa, mentre lulu dopo 6 giorni di tachipirina ieri notte aveva 35,4. Ho seriamente pensato che si fosse trasformata in una piccola vampiretta, che già l'attrezzatura base ce l'ha visti i canini prominenti... Ma per fortuna invece no. Stamattina si è svegliata ed era la nana di sempre, mani tiepide e faccia da schiaffi.. Cose che capitano...evidentemente. Sappiatelo. E il mio collo è salvo

9 ottobre 2011

Due cose distinte

È tutto li. Nell'essere distinti e separati. Nel far si che a un certo punto uno vada da una parte e l'altro, appunto, dall'altra. Così mi sono ritrovata di nuovo sola, a combattere con le preoccupazioni di mamma, con la paura di non farcela e la consapevolezza che non puoi non farcela. Stringi i denti e vai avanti, inventi, improvvisi, ti ingegni. Raccogli ogni risorsa, anche la più nascosta, e vai. Arriverà la mattina, come diceva Edoardo ha da passà 'a nottata.
Dall'altra parte Lui combatte con i suoi problemi di figlio, per me un mondo lontano in verità. Forse per l'esigenza di non sperperare le energie, forse solo perchè ancora non mi riguarda così da vicino. Ma questo è.
E spontaneamente, senza polemica, mi sono ritirata nel mio angolino. Io e i miei figli. Io mamma tigre con i miei cuccioli. Come se ci fosse una linea sottile, che ci rende ancora due cose distinte, ognuna nel suo angolo da proteggere. Forse un giorno l'angolo sarà lo stesso. Oggi ancora no, oggi sono pur sempre una mamma sola di due nani, belli, dalle mille risorse ma faticosi e imprevedibili, e ancora mi rifugio nel pianto collettivo e consolatorio perchè chi l'ha detto che le mamme non devono piangere mai??

I/le cagasentenze

©Disney
Nella mia piccola esperienza ho capito in modo inequivocabile che NESSUNO È PERFETTO. Grazie al ca.. Direte voi, si ma mica tutti hanno così chiaro sto concetto eh.. Anzi. È pieno di gente che a questa cosa non ci pensa e sta lì, rigida e altezzosa a sparare giudizi su tutti, quelli che insomma c'hanno una parola x ognuno. Io ho alcune amiche così, le adoro lo stesso, intendiamoci. Peró cheppalle eh... Sempre pronte a dirti quel qualcosa perchè sai te lo devo proprio dire..ah si?? Ma perchè?? Te l'ho chiesto? No perchè in realtá... Anche no, grazie. Tipo che faccio una battuta sul fatto che mi sono finalmente presa l'ipad e la risposta è "invece di risparmiare"...eehh?? Ma che sono i soldi tuoi? Ma che sei il mio tesoriere?? No vabbè... Potessi rispondere senza freni inibitori altrochè metodo sticazzi (magistralmente illustrato dalla grande waiting ;))... No io dico solo che ognuno di noi ha i suoi punti deboli, e grazie a dio!! E allora lasciamoli stare che la vita è una sola e non possiamo sempre e solo pensare di stare sul pezzo per poi esplodere alla prima occasione, no??? E se poi intorno c'è chi si vuole rilassare ogni tanto..e lasciatelo campà!!!!

8 ottobre 2011

perchè me lo merito!

Ecco...oggi mi sono fatta un regalone. Di quelli che ci sono mille sani motivi per non fare, perchè in fondo è uno sfizio, perchè nn ti serve davvero, perchè e perchè...e io invece oggi no. Mi sono comprata uno di quegli oggetti del desiderio che quasi mi sognavo di notte, perchè io sono così. Ieri sera dopo una settimana relegata in casa a fare la mamma dei miei due bimbi malati vado al centro commerciale in cerca dell'oggetto del desiderio e NON LO TROVO. Mi innervosisco, non ho voglia di mangiare lì, ma è ora di cena, il cinema non mi va, boh. Ok..mangiamo un boccone la volo. solo che a un certo punto mi gira la testa, così mi alzo...e giusto il tempo di chiamarlo che mi risveglio sdraiata sul pavimento del centro commerciale con le gambe in su, una nuvola di gente intorno che mi chiede se voglio l'ambulanza . ahah. In effetti questa mi mancava. io pensavo di dormire, stavo anche mezza sognando...invece no. Sono svenuta. Ma dimmi tu. Quella ci mancava, alla mia settimana super :) E così oggi io me lo sono proprio meritata. Il mio IPad. Copertina rosa. Quanto sono orgogliosa.

6 ottobre 2011

don't settle



oggi è morto Steve Jobs. Io subisco incredibilmente il fascino di questo tipo di genio. il fascino di chi sa dirti con queste parole che devi seguire i tuoi sogni, che non devi mollare. Un genio, un folle. Un uomo che sembra avere una paletta con tutti i colori possibili, e che li usa. Che a volte sembra di poterli toccare quei pensieri così vivaci che si condensano in una nuvola sulla sua testa. che diventano caratteri su uno schermo. Che vanno oltre. E' adrenalina pura, è un'iniezione di coraggio. E' motivante. E' la tangibilità del fatto che ne vale la pena. Io faccio un lavoro che amo, follemente. Il 90% delle persone intorno a me ritengono che io sia folle e irresponsabile perchè lo faccio, anzichè maturamente lasciar perdere e fare un lavoro canonico, sicuro. Ma io AMO quello che faccio. E non credo di essere quel genio. Ma sentire quelle parole mi dà i brividi, e mi rende forte. E allora...stay hungry. stay fool.

apnea

ci sono momenti in cui mi sembra di fare fatica a respirare. perchè sembra che chiedere aria sia troppo, sbagliato, non giusto. E allora vai avanti in apnea...resisti, stringi i denti, e prima o poi passerà. Domani è un altro giorno, e proprio stasera ho detto ai miei bambini, stanchi e spossati dalla febbre, che è così che va, che ci sono delle giornate no, che si capiscono subito, perchè partono storte. e allora bisogna arrivare a fine giornata, buttarsi sul letto, chiudere gli occhi, farsi una coccola, ascoltare della buona musica e lasciare tutto lì, così com è, che magari domani le cose avranno un colore diverso. E allora...vado a prendermi il mio respiro, e domani si vedrà.

30 settembre 2011

GINSENG

L'altroieri è stata una giornata tipica. Sveglie la mattina alle 6, poi laboratorio, poi lezione dall'altra parte di Roma, poi riunione scuola Edo, poi giri per edo, poi volata in palestra (no, che pensate...solo a pagare eh..), poi giri e giri e poi cinemino. Solo che...io ho sonno. E così mi sono addormentata praticamente in faccia alla prof. Si vabbè..erano le 2 di pomeriggio...ma comunque NON E' BELLO...io mi sarei sotterrata, lei ha ironizzato e mi ha detto di non mangiare carboidrati..(ma xkè i miei 30 gr di riso sono da considerarsi carboidrati ??? O.o) E poi la sera sono uscita...e mi sono addormentata al cinema. Gli ultimi 10 minuti di un film movimentato, sul momento più bello. Avete presente le scimmie??? ecco...quando c'è la battaglia finale, urla, violenza, casino...ronf. La mia testa è piombatra con quella violenza che ti sveglia all'istante e dici Cazzo, dove mi trovo?? E poi ti dai un contegno, ma dopo un minuto sei lì con la bolla al naso e nel mondo dei sogni, senza scimmie....mmmm.....e allora..si, ok devo dormire. Farò del mio meglio per assicurarmi almeno 6 ore di sonno filato nelle prossime notti...ahah.  e nel frattempo mi sto dopando di ginseng. Che è buono, e dolce. E dice che sveglia più del caffè....e speriamo!!!!

29 settembre 2011

Orgoglio di mamma

Edo è un bambino timido. Introverso. di quelli che, se entra in una stanza, uno va bene ma due sono troppi e tre noncelapossofà. Che si attacca alla gamba della mamma come un koala, che ha dei giorni che proprio no "io odioooooo..." Così insomma, come già vi avevo detto. E quest'anno ha cominciato la prima elementare. E ha pianto per una settimana. E sale in classe solo con la bidella. E non aveva amichetti in classe ma solo due femmine. E lui le femmine, anche no grazie. Non per nulla, ma vive in un mondo femmina-centrico, mamma, sorella, nonna, baby-sitter, e poveraccio, ha anche ragione. Quindi succede che nella sua classe ci sono il bambino F ed il bambino T. Di quelli che li vedi subito. Carinissimi. spigliati. "vivaci". duracell. Un pò come il modello B della mia famiglia (Lulu). E lui però li adora. e io sono contenta, che magari gli danno una shackerata. Insomma ieri c'è la riunione dei genitori. La maestra parla, è molto carina, ci spiega tutto sulle elementari etc etc. Bello. Poi io mi avvicino, voglio dirle che io e il papà di edo siamo separati. che lui è un pò timido ma va stimolato...solite cose. Lei mi prende le mani, mi guarda negli occhi  e prima che io abbia detto mezza parola mi fa "Signora, edoardo è vivacissimo!" Del tipo, vivacissimo fa casino, vivacissimo parla troppo, vivacissimo non sta mai fermo, vivacissimo fa parte del nucleo sovversivo della classe insieme a T e F... Vi devo raccontare la mia espressione??? O.o mi è caduta la mandibola...ma dentro di me...ho pensato che ero proprio orgogliosa!!! lo so...sono una madre "sui generis" ;)

28 settembre 2011

errori

è che io l'ho amato. Lo amavo perchè vedevo qualcosa in lui, qualcosa che ogni tanto ancora intravedo. Ma c'era un mondo che io non avevo visto, che piano piano mi è arrivato dritto in faccia, mi ha ferita, provocata, consumata..mi ha fatto arrabbiare in un modo indicibile e unico. Mi ha allontanata da me stessa,  nella convinzione che fosse tutto normale e che nel mio ruolo di donna e madre ci fosse necessariamente la sopportazione, il sacrificio, la non considerazione di me. L'idea di accudire lui e la nostra famiglia perchè è così che funziona. Poi non ho resistito oltre. Qualcosa dentro di me ha iniziato a urlare sempre più forte e, complice la presenza di persone che mi hanno fatto ritrovare i miei spazi e il gusto di me, non ho potuto resistere oltre. Ho chiesto un cambiamento, l'ho implorato. Ma non è mai arrivato, chiedevo a qualcuno di rinunciare a se stesso, alle sue radici, al suo adattamento al mondo e alla vita. Non era giusto. Così ho fatto dietrofront. Ho messo un punto. E poi con grande fatica ho ricostruito equilibri nuovi, anche con lui, con i bambini. Preservando comunque quel nucleo, io e lui, genitori. Allineati, in armonia. Oggi è così. Mi è costato moltissimo, ma sono sempre convinta che ne valga la pena.
Eppure...ci sono serate così, e tutto sembra di nuovo troppo difficile.
Sono stata dai miei bambini che erano con i miei ex-suoceri perchè il mio ex-marito era ancora a studio alle 21 del giorno in cui i bambini stanno con lui. Ed era tutto lì, davanti a me, intorno ai miei bambini. Quell'atteggiamento da stronza della mia ex suocera, quel modo di fare come se quei due bambini fossero un peso, come se fosse colpa mia, come se io dovessi risolvere tutti i problemi di suo figlio, ancora. E non voglio stare qui a raccontarvi di come mi ha messo in mano i vestiti sporchi dei bambini, di come mi ha fatto notare che a edo serve una colla e una gomma nuova (perchè lei non può comprarle? e lui invece, che è il padre, non può dirlo a lui?), di come sempre, sempre, sempre, ha lo stesso atteggiamento. E io, al pensiero dei mie figli lì, per stare col padre che tanto non ci sta, sbattuti da soli davanti alla tv, senza che qualcuno sia lì a stare con loro, semplicemente...ecco, quel pensiero stasera mi fa venire voglia di urlare, e di piangere...ancora. Perchè ci sono errori che tanto, non importa quanto tu impazzisca a mettere toppe, non si aggiustano mai.

27 settembre 2011

e perchè me lo devi proprio dire???

vorrei poter fare un vademecum delle cose che , se anche proprio si pensano, non è per forza necessario che dirle. soprattutto se si stanno per dire ad una mamma. soprattutto se è da sola. soprattutto se corre dalla mattina alla sera...e insomma, soprattutto perchè spesso è meglio farsi i fatti propri.
Del tipo:
"ma perchè sei stanca?? io non capisco..."
in effetti...le 5-6 ore di sonno che separano le mie giornate dovrebbero essere sufficienti a ricaricarmi per affrontare lavoro,scuola di specializzazione, esami, due bambini, casa, e..ah si, vita privata!!
"e di cosa sei stanca?? guarda che i figli ce li hanno tutti"
è vero...giusto. e quindi questo mi fa sentire improvvisamente e giustamente riposata!
"però guarda non avere fretta...stare sole con i figli è così bello!! no?"
senz'altro. il week end, un paio di ore il pomeriggio...è favoloso. h24...ve lo posso assicurare, anche no. Ad esempio può capitare che tu abbia voglia di fare pipì da sola...ma capisco che sono esigenze davvero strane, eh.
"mamma mia, dipingi i tuoi figli in un modo..."
come due bambini di 3 e 6 anni, mediamente vivaci, mediamente sani (non easttamente dei soldatini) che amano fare cose da bambini?? si...sono proprio loro...in QUEL modo lì..
ecco...serve dirlo?? ...ANCHE NO.
Si, sono polemica. ieri è stato un lunedì...di quelli lì, che pure Vasco Rossi c'ha scritto una canzone. e quando sono tornata a casa alle 19, e ho combattuto con i compiti, la cena, i cartoni animati, la cucinetta, la favola, il pigiama, i denti, i piedini, i vestiti per domani, lo zainetto per domani, le matite temperate, i libri da foderare, la buonanotte, la litigata prima della buonanotte, la caduta prima della buonanotte, il ghiaccio e in mezzo ah si, la telefonata alla nonna (l'ex suocera) con "nooonnnaaaaa...io voglio te!! la mamma vuole che prendo un brutto voto a scuolaaa!!!" (no dico...grazie...ma non eravate nella mia stessa squadra voi due nani, sangue del mio sangue, lamammaèsemprelamamma...???!!??)...il tutto entro le 20:30. ecco...ho sentito il bisogno di un adulto. (Si, lui l'ho chiamato ma ieri le coincidenze erano proprio avverse per me...)...
e insomma...ma prima di dire certe cazzate...ma perchè non se lo fanno un giretto turistico da me?!?!


26 settembre 2011

Un'ondata di calore

Stamattina sono tornata nel mio vecchio lab. Dopo una sveglia traumatica e un'inizio di lunedì in cui tutto ció che non dovrebbe succedere di lunedì mattina (pipi a letto, latte e cioccolato sulla parete del salone, cereali sparpagliati sul pavimento e crisi di vario genere..) mentre le lancette corrono...sono arrivata li. Sono arrivata talmente presto che nessuno dei miei appuntamenti di lavoro era ancora presente. E così, ho avuto tempo. Il tempo dei saluti, delle chiacchiere, e delle coccole che fanno tanto bene.
Ho preso un ginseng con la mia adorata amichetta dai capelli rossi, che si, a volte litigavamo come solo noi donne sappiamo fare, ma quante ne abbiamo passate... Poi ho fatto due chiacchiere col fascinoso proprietario del bar..che nel giro di qualche mese durante uno degli anni più terribili del mio recente passato era diventato uno dei miei maggiori confidenti..poi si certo, è un fico e si certo, ci siamo andati vicini...ma poi anche no. E poi..l'abbraccio della mia mentore,amica, confidente super dottoressa che mi manca tantissimo e che adoro..e il mio DOC preferito, che lo sa che lo porto in palmo di mano.. E il fatto é che mi mancano un pó tutti. Che è stato come tornare a casa, a prenderti un sorriso, un bentrovato, un complimento più o meno esplicito. È che ti vogliono bene e si sente...e si, si lavora e ci vuole altro che un affettuoso paesino intorno, ma ogni tanto peró..anche si

23 settembre 2011

sorry BUT..

Attenzione: questo è un post noioso. Di quelli che mi girava di sfogarmi. E di lamentarmi. Ogni tanto lo faccio...


devo dirlo, con grande fatica, ma almeno per un pò pensavo di avercela fatta. Ho davanti qualche mese di pausa forzata dal lavoro, stavolta senza stipendio ho pensato di lavorare un pò meno, e alla fine mi andava, visto che è un momento davvero critico e faccio fatica da andare avanti. Perchè? beh...basterebbero un paio di parole: ricerca e Italia. Mettetele insieme e avete la ricetta sicura per la depressione. Io sono una ricercatrice di fatto ma ahimè senza titolo, automotivante, autogestita, autofinanziata (spesso), automunita , autocombustente...e chi più ne ha più ne metta. Amo questo lavoro con praticamente ogni fibra del mio corpo, il mio cervello è perennemente settato sull'ON ed ogni occasione è buona per una curiosità scientifica. E per questo faccio fatica a mollare, come avevo già detto agli esordi in questo blog. Tengo duro da ormai dieci anni, ma ci sono giornate difficili, come questa. In cui dopo che hai cmq pensato che almeno hai trovato chi ti paga altri sei mesi, che alla fine hai pochi mezzi ma le tue idee ai congressi vanno da paura, che se alcuni tra i più forti laboratori all'estero hanno pensato quello che hai pensato tu, tu pensi giusto e vale la pena insistere. Che prima o poi qualcosa cambierà, che ne vale la pena..ecco, dopo tutto questo arriva l'ultimo resoconto su come gireranno le cose adesso, nel dopo Gelmini. E più o meno il succo è: Sorry but...non siamo ricchi abbastanza. Perchè ora i posti universitari si pagano. E'legale, eh. lo ha deciso MariaStella. Ahimè...noi tanto ricchi non siamo...
però vedete?? quella foto lassù...ecco, quelle sono uno dei frutti del mio lavoro. Una fatica immonda...è un'isola pancreatica che sopravvive...è favolosa. E' mia.
E allora...io non so mollare. Un modo si troverà.

21 settembre 2011

tolleranza zero

Ecco l'ho scritto. Tolleranza zero. Nel senso che ci sono dei momenti in cui ringhierei piuttosto che parlare. Perchè a volte davvero non se ne può più. Si...perchè ci sono situazioni in cui è vero, ci vuole comprensione, ci vuole una pacca sulla spalla, ci vuole empatia, ci vuole umanità. In cui si deve lasciar spazio alla nostra parte bambina. Altre che NO. Altre in cui "cazzo sei un adulto comportati come tale". In cui ci vorrebbe una grossa bastonata, e non tante paroline dolci. Quando? Non so se c'è una ricetta assoluta...ma io ho come un galleggiante interno. Dopo un certo livello non ne posso più. E quando mi trovo di fronte  a chi vuole sempre e solo essere capito, coccolato e sollevato dai suoi problemi, a un certo punto mi rompo le palle. E divento dura, severa. Esce fuori il mio animo perfezionista che vuole tutto perfetto, performante, funzionante. O almeno che ci sia la capacità di prendersela la libertà di scelta, ma di essere coerenti a quella libertà. E non aspettarsi che ci sia sempre qualcuno  a raccogliere i cocci. E a rimetterli insieme. Dopo che li abbiamo rotti con la nostra testardaggine. No, grazie.
Oppure quando c'è qualcuno che sta sempre lì a fare il bastian contrario. Che pure io ce l'ho avuta quella fase eh. a 18 anni ero una contestatrice rompipalle a tutti i costi. e va bene. e' sano... ma poi. Poi si dovrebbe trovare un equilibrio. Non rinunciare o abbassare la guardia, o rinunciare ai propri sogni. ASSOLUTAMENTE NO. Però vivere. Sorridere. Fregarsene di tanto in tanto. Lasciar spazio al resto. Altrimenti si diventa dei rompipalle. E soprattutto, si rompono le palle altrui. Quindi stasera mi sfogo così...magari vi sembrerò un'intollerante...e forse in fondo lo sono. Perchè la libertà è sacrosanta, ma anche quella di chi la pensa diversamente. E io, i catechizzatori delle masse non li sopporto più tanto...ecco.
PS Lo so che ho le mie incongruenze...in fondo già ve l'ho detto che sono bipolare :P

20 settembre 2011

buoni propositi

Eccomi qui. io sono la donna dei buoni propositi. Di quelli serali soprattutto. perchè funziono più o meno così, la sera mi metto a letto e mi parte il radar del senso di colpa. Scandaglia tutta la mia giornata pesando con attenzione quello che ho fatto e quello che avrei dovuto fare. Credo sia un malsano retaggio di qualche strana lezione imparata da bambina. Tipo ai lupetti, con la storia delle BA (buone azioni in gergo scoutese) o del "nostro meglio"...vai a sapere cosa possono scatenare, e poi ti chiedi perchè mi interrogo ancora sull'opportunità di mandare o no i miei figli agli scout...ma vabbè. Fatto sta che il fenomeno mi colpisce, soprattutto in alcuni periodi. E non finisce lì. solitamente viene seguito dalla lista dei buoni propositi. Quella in cui ipotizzo le varie soluzioni da applicare a partire dal giorno dopo, e faccio la lista. Mi viene sempre in mente questo , che mi ricorda terribilmente le mie liste. Parliamone. Delle liste. Io sono la donna delle liste. Mi danno un senso di tranquillità, di potere. elenco i miei buoni propositi. Elenco le cose da fare. Elenco tutto l'elencabile, lo metto in ordine, ne prendo coscienza, gli dò un posto. E dopo mi sembra che sia più a portata. Sicuramente sono da internare. ma che ci posso fare? Ognuno ha una sua strategia per sopravvivere al caos...basta esserne coscienti...no????

17 settembre 2011

metti un pomeriggio d'estate al maxxi..

La storia è questa: ultimo (?!?) week end estivo, di quelli che ti regala Roma a metà settembre...sole caldo, cielo terso...come non pensare di andare al mare?? Premetto che quest'anno io, che di solito mi butto in spiaggia con qualunque assetto familiare in ogni week end decente da aprile a settembre, proprio io sono stata al mare numero 2 week ends...la sfiga mi ha perseguitata. E oggi...stiamo per uscire ma arriva una telefonata e Lui scappa. Ok...vado da sola...per la mai sanità mentale cambio meta e decido per il mare dis erie b vicino piuttosto che quello di serie a più lontano. A metà strada una fila che manco a Natale per andare a vai del Corso...così giro la macchina e torno indietro. e questo è stato l'inizio.. Ma poi..dopo aver improvvisato un pranzo osservo i miei nani isterici giocare in salone...no, non si può fare. Prendo i nani, prendo la mia Nikon, chiamo la mia amica C ed esco. Destinazione: museo Maxxi di Roma, dove so esserci un allestimento esterno figo, e volevo portarci i bambini. Ed ecco il risultato:


abbiamo "campeggiato" tra alti papaveri..


 fatto capriole..



 camminato scalzi sul prato..
 
e poi siamo andati al ponte della musica..e c'erano gli sbandieratori!!



 poi quando il sole è andato via siamo tirnati al maxi, a camminare tra le luci..
 abbiamo rivisto i fiori illuminati
 e poi siamo tornati verso casa..
che bel sabato!!!

16 settembre 2011

cose storte...e cose che si raddrizzano

ci sono un sacco di cose che vanno per il verso che preferiscono...in realtà sono la maggiorparte, ma alcune ci danno l'illusione di andare dove vogliamo noi. Comunque...sto partendo per la tangente, quindi. Che volevo dire? Niente è che...oggi mi sento stanca. In un turbine di notizie a metà, indecisioni e poca chiarezza sento come il bisogno di mettere un punto e non posso farlo. lo so..è la mia mania di controllo che esce fuori quando il caos regna sovrano. l'altra sera A mi ha detto che il mio caos è un caos ordinato comunque, perchè lo lascio entrare solo in alcuni aspetti della mia vita e comunque diciamo che è guidato. e forse è vero. Ma non ci vedo nulla di male...anzi. E oggi invece sto in un caos fuori controllo e faccio fatica a decidere cosa fare da qui a mezz'ora. E in fondo sono io che mi sto chiedendo 2000 cose tutte insieme, come al solito...bah.
Poi arriva una bella notizia. adesso. una di quelle che ti fa scendere una lacrima, o due, o un fiume. Perchè è così bella che si merita anche le lacrime. e ci vorrebbe un abbraccio, di quelli stretti. perchè ho appena scoperto che una delle cose che era andata nel verso più sbagliato possibile si è aggiustata. perchè hanno vinto i buoni. evviva G!

14 settembre 2011

effetti collaterali

La giornata di ieri ha avuto degli effetti collaterali e importanti su di me. Sommati a quella di oggi che ha previsto: nr 12 ore di digiuno forzato per esame ecografico di controllo (tuttapposto signò :)), spola tra policlinico nr 1 e policlinico nr 2 (a distanza di 1 ora di tangenziale trafficata) per dividermi tra laboratorio e lezioni e conseguente tragica assenza di colazione da urlo giustificata dal lungo digiuno (sostituita da una tristissima banana mangiata guidando in macchina), lezione noiosissima (di quelle che vorresti gli occhiali con gli occhi disegnati sopra), anticamera + camera per dialogo con prof referente e direttore della scuola di specializzazione per chiarire situazione imbarazzante in cui mi ha messa una professoressa fuori di testa (tipo che alla fine il prof mi fa: ah ecco, c'era qualcosa che non tornava oppure eri diventata matta tutta insieme...ancora no, gli ho risposto, anche se ci sto lavorando...), misero pranzo con panino in orario improponibile. Grazie a Dio, dato l'orario, sono stata graziata dal capo e non sono tornata in lab...evvai!! prendo i bambini a  scuola!! Ecco...no. Incidentone, trafficone, ritardone...quasi quasi mi appoggio un attimo.................ronf (per fortuna stasera si esce :)

13 settembre 2011

a proposito di notte, mattina, corse e schiamazzi

Sono finalmente le 16.30. finalmente è arrivata (quasi) la fine di questa giornata, che vi voglio proprio raccontate perchè, se il buongiorno si vede dal mattino...
Stamattina alle ore 04:30 la mia piccola lulu, dopo essere approdata nel mio lettone insieme a suo fratello edoardo (vi prego se avete scoperto qualche strategia funzionante per eliminare questo vizio DITEMELO!!!), lo ha inondato con la sua fantastica pipì. Che non è che solo la fa di notte, nel letto. E' che non se ne accorge. E' che ne fa come se avesse tracannato litri e litri di acqua come un cammello fino a dieci minuti prima. E' che la fa esattamente nello spazio che inevitabilmente si crea tra le numero 2 traverse che servono a impermeabilizzare il MIO materasso e che causano innumerevoli sudate di Lui quando dorme con me (nelle notti nani free soprattutto). E' che quindi ha bagnato copriletto,lenzuolodisopra,lenzuolodisotto,coprimaterasso,materasso, ah e si, le traverse. Quindi alle 4:30 io trasloco Edo, poi cambio Lulu (che dorme, ve lo giuro, dorme..), li porto nei loro lettini, disfo il mio letto e si...sono matta, è lecito per voi pensarlo, attacco la lavatrice. O_o nel frattempo sono le 5:00. Il mio letto non lo posso rifare visto che è bagnato quindi mi metto a dormire con lulu. I letti dei miei bambini sono quelli di Ikea da 158 cm. Non che io sia molto più alta ma ci sto dentro tipo mummia nel sarcofago. Vi lascio immaginare come ho dormito bene per la restante ORA. Alle 6.00 suona la sveglia...apro un occhio e stile zombie vado in bagno. Mi lavo, mi vesto, mi trucco, metto sul fuoco il mio pranzo, quello di lulu, il suo contorno, apparecchio, metto a tavola biscotti e cereali, preparo il loro latte e li sveglio. Sono le 6:30. Edoardo mi maledice e con me questa terribile scuola elementare che lo costringe a questi orari "L'ho detto io che la scuola elementare non fa per me!!!" (testuali parole, ma rantolando arriva al tavolo. Ludovica apre gli occhi, mi sfodera il suo miglior sorriso e si appende al mio collo (che bello dopodomani ho l'osteopata!!!) e si lascia trascinare al tavolo. tempo 2 secondi secchi è di nuovo addormentata sul tavolo.
Decido di ignorare la cosa e soprattutto il fatto che entro mezz'ora dobbiamo uscire. edoardo va avanti a sgrunt, ma ingurgita una paio di biscotti e dei cereali. Io ingurgito la mia colazione, finisco di preparare i pranzi mio e di lulu, la merenda di edo, imbusto tutto e via. Lavo e vesto Edoardo (sveglio). lavo e  vesto Lulu (addormentata) e ci catapultiamo fuori di casa (non vi dico come l'ho lasciata casa...) 30 minuti di quel traffico che solo certe strade di Roma Nord sanno regalarti...e sono da mia mamma, di fronte alla scuola di Lulu. Non potendola lasciare a scuola prima che il gallo canti, la mollo a mia madre con una busta di biscotti in mano, almeno si è svegliata. Mi faccio altri 10 minuti buoni di traffico, parcheggio in culo alla luna ma almeno c'è posto e mi avvio a piedi con Edo verso la fatidica scuola elementare. Suona la campanella. Lui mi guarda terrorizzato. Urla. Piange. Mi si attacca tipo ventosa. Lo porto in classe. Dopo 5 minuti vado via lasciandomi dietro il suo "mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa"...una scena triste. Ok...sono le 8:20. Mi avvio in laboratorio. Per la prima volta da quando il mio laboratorio si è trasferito 1 ora e 30 di traffico più in là, io sto arrivando puntuale. Cioè sono le 9:10 e sono già al Policlinico. Sono felice. inizio a cercare parcheggio. Credo di aver augurato delle atroci sofferenze con fare da camionista ubriaco ad almeno 5 o 6 persone nell'ora che è trascorsa dal mio arrivo in zona al parcheggio... Non so se arriverò alla fine dell'anno. Ho sonno. Ho lasciato una casa che se entra la ASL me la chiude. Forse dovrei andare...in fondo ci metterò solo un'altra ora  a tornare a casa.
PS Ovviamente in lab sono arrivata tardi...come sempre O_O

12 settembre 2011

Signore e signori ecco a voi i fagottini: Edo e Lulù


Io ho due figli. E questo lo sapete. ne parlo qua e là, non così tanto perchè in fondo anche sul blog sono una dissociata bipolare, un pò una mammy-blogger un pò una pink-blogger...ma ho sempre fiducia che prima o poi troverò il famoso punto di equilibrio (no dico, peggio che trovare un ago nel pagliaio..).
E allora oggi ve li presento, i miei fantastici bimbi, nani, gnomi, fagottini...fate vobis.
Oggi perchè...OGGI E' IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA, il piccolo Edo ha iniziato le elementari. (La povera Luli ha cominciato la materna una settimana fa ma poi capirete perchè una settimana fa non ho scritto un post sul primo giorno di scuola di Lulu).
Edoardo: nano 6enne. Un principino. Ovviamente è bello come il sole, è bello DAVVERO, nulla ache veedere con la storia dello scarrafone. Edo...è introverso. Timido. Sensibile. Abbastanza solitario. A volte un pò serioso. Mammone. Forse ha risntito dell'assenza del papà..io penso decisamente di si. Forse assomiglia molto al papà (Che ritiene che intrattenersi con più di due persone sia davvero una seccatura e preferisce sopra ogni cosa il rapporto 1 a 1. Che parla che alle volte nonostante il tuo diploma di maturità classica, la laurea e il dottorato ti servirebbe un dizionario e per fortuna c'è l'IPhone. Che anche si tiene parecchie cose dentro-ogni tanto anche no, con conseguenti tsunami rabbiosi che spesso colpiscono me) Io adoro Edoardo. E' molto intelligente, e un bambino capace di sensibilità rare. di quelli che ti guardano con li occhi a cuore dicendoti che ti vogliono sposare perchè sei bellissima. Ma ho qualche difficoltà a relazionarmi con alcuni suoi aspetti. Perchè mi ricorda il mio ex marito? Forse anche si. E perchè io sono l'opposto? Decisamente. E perchè vorrei potergli far capire che va tutto bene, che non serve prendersela, che non ne vale la pena. Che si deve sorridere. Che bisogna lanciarsi nella vita. Ma poi non so bene come farlo e vado a tentoni..come credo segretamente ogni mamma fa. E così cerco di dargli degli strumenti. Ecco. Parliamo tanto, perchè voglio che impari a condividere. Prendo in giro me stessa , lui e lulù, perchè voglio che impari a sdrammatizzare. Faccio con lui quelle cose che ogni 6enne vuole fare: vedere Ben 10, giocare alla wii e andare in bici senza rotelle, ma anceh quelle che pochi 6enni fanno:vedere cartoni inglesi in inglese, leggere tanti libri anche da grande, rispondere in modo sensato ad ogni sua domanda parlando di scienza e matematica perchè voglio che impari le sfaccettature e la libertà di viverle tutte senza schemi rigidi.
Oggi è stato il suo primo giorno di scuola elementare. Ovviamente si è attaccato alla mia gonna, nel mezzo del teatro c'è stato un solo grido: mammaaaaaaa!!! ed era il suo. O_O
Ho fiducia...nella scuola media. E nel fatto che quello sarà il suo primo giorno di scuola senza mammite...che ne pensate???


Ludovica: nana 3enne. Soprannominata duracell. Le teelfonate che ho fatto al centro antiveleni per lei non si contano. ha ingoiato: una bottiglietta di profumo Bulgari per bambini (buongustaia almeno), olio essenziale alla citronella direttamente dal diffusore, confetti di Momendol ( ma forse alla fine no). Ha leccato una cacca di cane dalla suola di scarpe del fratello. e'caduta dal seggiolone, dalla sedia, dall'altalena, da una pedana in un concessionario di moto. Dorme poco , ovviamente, come ho raccontato qui. Non sta MAI ferma, MAI. Da grande vuole fare la femmina. (vi rendete conto????) Sorride, nove volte su dieci. se qualcosa non va nel verso giusto lei fa spallucce, dice "ah." e va avanti. Canta. e balla. In continuazione. E' acida a volte. E'testarda come un mulo. E' orgogliosa. Dicono che sia molto simile a me (mmm...forse è vero...). però parla poco, condivide poco. Questo di lei mi spaventa un pò. Insieme al fatto che va da sola...e allora ho paura di trascurarla.
una settimana fa il suo primo giorno di scuola. Ciao mamma! E via. Ora sapete perchè ne ho parlato meno. e' incredibile che siano fratelli, così diversi. ma c'è da dire che io e il mio ex marito siamo così diversi e chiunque si chiedeva come diavolo potessimo stare insieme. Noi no. Noi ce lo siamo chiesti un pò dopo... :P

11 settembre 2011

imbarazzi

La scena è la seguente: io e Lui al supermercato, di domenica mattina, nel centro commerciale. Io ODIO questa situazione, perchè al centro commerciale di domenica si sa, ci va chiunque. Ma oggi non c'erano alternative e così eravamo lì. Dato che eravamo di corsa, niente carrello, niente cestino. Mani strapiene. Nello specifico: lui con spazzolone da water, filtro adsl, busta di altri negozi. Io con carne,latte, fette biscottate etc etc. camminiamo. Di corsa. Lui si blocca. sento un ciao...ecco, come al solito ha incontrato qualcuno, ma quanta gente conosce??? Mi giro, mi avvicino...poi guardo meglio: OH MIO DIO. Lì davanti a lui con lo spazzolone del cesso in mano c'è la sua ex (quella di 8 anni di convivenza, lasciata con grande travaglio, "Prima" di me) con il suo maritino nuovo di zecca. Oh cazzo. Ok, mi avvicino. Lei è di un colore tra il salmone e l'aragosta. Sembra che abbia davanti il suo peggior nemico ed una vera faccia da cazzo. Il maritino si gira verso di me, mi sfodera un sorriso a 32 denti e allunga la mano: piacere, piacere (eravamo davvero i migliori della situazione...tsè tsè). Allora Lui: ah si scusate...accenna una presentazione io-lei, ma lei, glaciale: si lo so, me la ricordo. Silenzio. Faccia da cazzo. Silenzio. Lui: vabbè..ciao. Ora io dico...quanto mi considerate sfigata? Io parecchio...no perchè poi oggi sarebbe stato il loro anniversario..le coincidenze a volte sono inquietanti.
E' finita che oggi ho lucidato l'argenteria.

Ho tagliato il prato. Sto vegetando sul divano da circa 2 ore. Ma dimmi tu... L'ho detto io che di domenica mattina al centro commerciale ci va CHIUNQUE. Meglio evitarlo...no???

9 settembre 2011

Cambiare idea...un pò

Mi è capitato di rileggere oggi questo post  e sulla fine sono rimasta un pò così...e allora vi racconto come è andata quella sera della valigia. E' andata più o meno che le mia mente ha la capacità di generare tante e tante lotte intestine, a volte sembra che i pensieri facciano i fuochi d'artificio là dentro e io ancora non mi ci sono del tutto abituata. Lui invece forse si. E se ne accorge anche. E così c'è tutta questa storia del vengoavivereconte, ibambinisonopronti, èilmomentogiusto etc etc...e poi ci sono io. Credo abbia un nome...si...panico, mi sembra, pa ni co.

Mi si è alzato il sopracciglio, quel week end. Parecchie cose, un mondo. Tutto insieme. Troppo? Forse..anche si. E allora lui mi ha guardata e ha detto: facciamo che vado a casa mia a dormire, eh? Poi magari i week end con i bambini li passiamo insieme. Poi magari ci abituiamo all'idea (diceva ti abitui è ovvio). Poi non ci corre dietro nessuno. Abbiamo tutto il tempo. E io gli ho detto ok. Senza sensi di colpa. Senza sentirmi un'idiota. Ho riabbracciato i miei bambini quella sera dopo tre settimane. Loro mi hanno chiesto di Lui, ovviamente. Hanno detto che volevano stesse sempre con noi. E io anche...ma non ancora. Perchè quel momento era un pò solo nostro e io lo volevo così. Perchè questo spazio è mio, e a tratti loro, e c'è tempo. Per ricambiare ogni cosa e trovare nuovi equilibri. C'è tempo. Per imparare che non mi metterà un guinzaglio e lascerà che io sia me, una gatta che a volte ti vuole vicino ma a volte no, che ogni tanto vuole stare per i cazzi suoi e che se esageri si gira e ti soffia, c'è tempo.
Ecco... è così che deve essere. Senza schemi, senza rigidità. Rispettando ogni angolo di ciò che siamo. Forse il trucco è proprio questo.

viva la libertà!

Mia nipote vuole venire a vivere con me. Sono lusingata. Davvero. Vi spiego un paio di cose.
Mio fratello è davvero un caro ragazzo, un uomo tuttofare cucinalavastira, un bell'uomo che a 25 anni gli morivano tutte dietro, carriera più che buona...etc.etc.etc però...è un rompipalle Co los sa le. Da bambini mi accendeva la luce in faccia alle 8 del mattino perchè era tardi. In vacanza. Da uccidere. E quindi mia nipote: Si gioca in ordine. Si sta attenti al parquet che sennò si graffia. E altre cose. Poi è un papà favoloso, eh. Bici insieme, favole, disegni, giochi. Davvero.
Mia cognata invece.  Acquaesapone.  Odia il rosa, i fronzoli, i trucchi, lo smalto etc. etc. etc. Insegna matematica. Suona il pianoforte. Canta(va) nel coro. E' giustamenet disordinata (grazie a Dio), ma mio fratello ha preso il sopravvento. Una mia amica è stata a casa sua. Commento: è ordinata. Appunto.
Mia nipote (5 anni) si veste solo di rosa, e di viola. Adora le Winx e le principesse. Ha i capelli lunghi quasi fino al sedere. Una volta è entrata in un negozio con la corona e lo scettro da principessa ed è rimasta 20 minuti davanti allo specchio a fare pose da principessa. Mia cognata per poco non la lascia lì. Dopo lo sprofondamento intendo.

Io. Vi posso dire, se non si fosse capito, che ho l'arbre-magique di Hello Kitty, rigorosamente rosa e che profuma di borotalco. E ne sono immensamente fiera. Non esco mai struccata. Abbino smalto, vestiti, biancheria, calze..e tutto l'abbinabile (mio figlio ha capito il trucco e così la mattina basta che mi guardi in reggiseno e mutandine e sa già che matita per occhi metterò...lo so...sto creando un mostro...lo so). nel mio cassetto di biancheria ci sono 40 completini.Ho 20 paia di occhiali da sole (e abbino anche quelli). Almeno 30 smalti diversi.

Un armadio molto molto pieno di vestiti. 20/30 paia di scarpe...estive. E forse altrettante invernali. Una quantità notevole di anelli, collane, orecchini. I capelli lunghi. Ho più o meno 18 anni (giusto perchè c'è una lunga serie di cose che amo fare che sono da maggiorenne ;))) ma va bene così.
E poi, amo lasciare i miei figli liberi. Sporcano e poi si pulisce. Mettono in disordine e poi si mette in ordine. Facciamo la lotta. Balliamo. Cantiamo a squarciagola i black eyed peas, vasco rossi, i cure e fiorello, ma anche calimero dance e le canzoncine da piccoli eh. Guardiamo cartoni stupidi e li prendiamo in giro. Facciamo facce idiote e i filmini. Loro non camminano ma corrono, stanno spesso scalzi. E mia figlia ha 8000 mollettine di ogni colore (che io abbino...sono malata ma scordatevi che io mi curi, a me piace così ;)
(blogmamma.it)
Dice che da grande vuole fare la femmina (OH MIO DIO) e intanto corre e salta come un maschiaccio dietro al fratello...ma io la vesto come un prinsipessa, e a lei piace tanto.. Mia madre dice che sembra che io abbia due bambolotti....in effetti forse...anche si. 

Ah. io vivo sola con i miei figli. Sono separata. E' difficile. Faticoso. A volte sbatterei la testa al muro.
E allora la mia nipotina (che ha l'età di mio figlio e io sono ziaceci e mi vuole bene) dopo cinema con popcorn e pizza a casa mi guarda e fa: zia, posso venire a vivere qui?? ahah.
le ho detto di si, poi però io me ne vado ;)

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